Avanti piano: il consiglio comunale di giugno

12 Agosto 2020 / By Samuele Animali

Nonostante la folla nelle piazze e la calca nei locali (troppa e soprattutto con poche precauzioni) il Presidente del Consiglio comunale ha deciso che le sedute del Consiglio dovessero continuare a tenersi in collegamento video almeno fino alla fine dell’estate. Avremmo preferito una soluzione “in presenza”, con gli opportuni accorgimenti, occupando per esempio, in via eccezionale, lo spazio destinato al pubblico o usando una sala più ampia.

E’ piuttosto faticoso stare per 12 ore davanti allo schermo e con gli auricolari nelle orecchie. Intervenire è piuttosto difficile a causa di problemi di connessione e impossibilità di confrontarsi direttamente con i colleghi. La cosa diventa ancor più avvilente se c’è chi tiene regolarmente la telecamera spenta o è preso in altre faccende e magari non si rende conto del microfono attivo.

Per il Consiglio di giugno abbiamo presentato molte interpellanze e interrogazioni.

Anzitutto abbiamo chiesto come verrà spesa l’ingente somma destinata alla lotta (sacrosanta vista la situazione) contro l’eccessivo proliferare dei piccioni. Si tratta di 28 mila 500 euro. Ci è stato spiegato che verranno allestite gabbie e trappole,. Speriamo che funzioni.

La seconda riguardava il piano di emergenza esterna della Goldengas. La ditta, che si trova presso la ZIPA, ha aggiornato il suo piano e a questo punto buon senso e legge prevedono che venga informata la popolazione. La Goledengas è uno degli impianti più pericolosi della regione dal punto di vista della possibilità di incendi ed esplosioni, in quanto viene effettuato lo stoccaggio di materiali altamente esplosivi. Tra le contromisure da adottare è previsto che il Comune, di concerto con la Prefettura, dovrebbe dare informazione della cittadinanza per quanto riguarda i comportamenti da tenere in caso di emergenza. Cosa che non è stata ancora fatta. Speriamo nei prossimi mesi.

La terza riguarda le Uoses. Uoses sta per Unità operativa sociale e sanitaria. Istituito nel 2016 con Accordo AV2 – Distretto questo servizio avrebbe dovuto giocare un ruolo fondamentale nel Piano riapertura Centri diurni sanitari e sociosanitari. Non risulta che a Jesi l’Uoses abbia svolto un qualche ruolo durante la recente emergenza sanitaria e comunque sembra che non abbia operato o non abbia prodotto quanto previsto. Fatto sta che nel nostro territorio la riapertura delle strutture sociosanitarie dopo l’emergenza Covid non è stata particolarmente tempestiva. Altre strutture, come per esempio i centri estivi privati, sono state più pronte. Altro punto da rimarcare è che, come al solito, il Comune chiama in causa sempre e comunque l’ASP 9, chiamandosi fuori dalla sua precisa responsabilità e competenza in materia, quella  di definire (con gli altri comuni dell’Ambito) le politiche e le direttive che l’Azienda ha il compito di attuare. Responsabilità e competenza cui sembra aver abdicato.

La quarta aveva per oggetto la riapertura delle scuole. A fine Giugno il Comune era ancora in alto mare in quanto si aspettavano indicazioni più precise. Noi ci saremmo mossi con maggiore tempestività, anche in considerazione del fatto che alcune emergenze – tipo quella della scuola martiri ancora chiusa dopo molti mesi di “lavori” – poco hanno a che vedere col covid-19. C’era tempo (ora non più) per trovare nuove sedi, vista l’urgenza,  se necessario affittando da privati o realizzando strutture prefabbricate come fu fatto per la scuola di legno in zone fornace. L’impressione è che ci si è voluti mettere in condizione di non avere alternative rispetto alle soluzioni di ripego che poi sono state proposte, in particolare l’uso di palazzo Carotti, cioè gli uffici dell’ex tribunale. L’equazione tra uffici e aule scolastiche lascia parecchio perplessi, anche perché si tratta di quegli stessi uffici che non sono stati ritenuti idonei dall’Asp per le proprie esigenze. Tanto che per fare spazio all’azienda diretta dal dott, Pesaresi mesi fa è stato chiuso e sfrattato l’ostello da Villa Borgognoni. E al limite quella poteva essere una scuola. Peraltro i lavori alla Casa di riposo all’origine di questo trasloco sono ancora di là da iniziare.

Le scuole sono state anche argomento di una nostra domanda di attualità visto che la Curia, rispondendo al Dirigente scolastico della scuola martiri, ha evidenziato la disponibilità ad offrire in locazione un edificio già in passato utilizzato quale scuola in contrada Montecappone, dichiarandosi disponibile ad effettuare i lavori necessari. L’assessore competente ha risposto che non ne sapeva niente ed ha accusato il dirigente scolastico di affermazioni “poco veritiere”. Il Sindaco si è lamentato di chi solleva i problemi relativamente a criticità “poco superabili”, chiedendo ai consiglieri comunali di opposizione di tacere perché “ci si deve unire” e “bisogna rispettare i ruoli”. Abbiamo chiesto di interloquire di nuovo con la Curia, la Giunta ha rifiutato. I genitori hanno manifestato chiedendo di leggere una nota di loro pugno, il Presidente ha rifiutato. Ricordiamo infine che in passato in Consiglio sono state lette comunicazioni di estranei, per esempio una del “cittadino” (ex consigliere) Gianangeli.

E’ stata approvata una mozione per costruire una “opera monumento” a ricordo del lavoro del personale del Carlo Urbani durante il Covid. Come la pensiamo al riguardo lo abbiamo in più occasioni, per esempio qui:

Un grazie sincero (e non retorico)

Chi vuole vedere ed ascoltare la seduta del Consiglio trova qui la registrazione:

https://webtv.comune.jesi.an.it/live55-Consiglio-Comunale.html

 

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Samuele Animali