INTERPORTO, BIODIGESTORE, NUBIFRAGI, UNIVERSITA’, PARTECIPAZIONE E ALTRO ANCORA
Si comincia con l’Interporto, oggetto di un’interpellanza di Jesi in comune. La situazione è pesante, la società è in rosso profondo e sembra ormai alla frutta, i soci scappano (come il Comune di Ancona da ultimo). Jesi rimane nella compagine sociale e soprattutto ha visto devastare la parte migliore del proprio territorio agricolo da questa ingombrante struttura che non è mai decollata. Molti proprietari della zona sono sotto scacco da diversi lustri per le procedure di esproprio. Il Sindaco ostenta una certa fiducia, dice che il progetto di fare lì il deposito dei farmaci e la centrale 118 è coerente con le finalità della struttura (?!?), riferisce che la stazione merci verrà completata a breve. Speriamo che l’attenzione dell’amministrazione di Jesi valga ad evitare altri pasticci in futuro.
Rimaniamo alla Coppetella, perché l’amministrazione ha confermato di aver “offerto” di realizzare lì il biodigestore che raccoglierà i rifiuti organici di tutta la provincia (a dai…). Il sito è idoneo e dall’operazione potrebbero arrivare bei soldini, discarica Cornacchia docet. A parte il fatto che ci vorranno molti approfondimenti sulla natura di questo impianto e sull’opportunità di installarlo in una zona già durante provata da precedenti interventi, quel che preoccupa è anche altro: se non fosse stato per un’improvvida dichiarazione del Sindaco di Maiolati, con conseguente interrogazione di Jesi in comune, i cittadini sarebbero forse ancora all’oscuro di questa disponibilità manifestata dalla nostra Giunta.
Al di là della soluzione che verrà concretamente adottata, la questione della pericolosità di via della Figuretta oggetto di ben 3 interrogazioni lascia emergere, anche in questo caso, un problema di ascolto da parte dell’amministrazione. Per ottenere un minimo di ascolto i residenti hanno dovuto costituire l’ennesimo Comitato e rivolgersi a tutti i gruppi di opposizione.
A fronte di un’interpellanza di J*ic sullo stato di via Pellegrini l’assessore Renzi ha promesso che (finalmente) si procederà alla pulizia mai effettuata in questi anni.
L’amministrazione si è molto vantata, sia in Consiglio che sulla stampa, dell’andamento delle Fiere. Bene, bravi tutti perché le solite fiere si sono svolte ordinatamente e senza apparenti intoppi. Solo che il Sindaco, parlando dell’allontanamento degli ambulanti irregolari, non fa riferimento alla tutela del commercio, ma ne parla come una questione di “sicurezza”. Attenzione, perché di qui a dire che gli stranieri indistintamente rappresentano una minaccia il passo è breve.
Confronto serrato tra maggioranza e opposizione di sinistra sulla mozione ( J*ic) che auspicava l’adesione alla Marcia per la pace Perugia -Assisi. A settanta anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dalla Costituzione italiana, a 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale, la marcia organizzata dal coordinamento degli Enti locali per la pace e i diritti umani ripropone l’intuizione di Capitini che ha “inventato” nel 1961 questo lungo corteo nonviolento che rende testimonianza alla pace ed alla solidarietà dei popoli. Per noi l’adesione è ancor più significativa perché tra i sodali più stretti di Capitini e organizzatori di quella prima marcia per la pace c’era Edmondo Marcucci, nato a Sigillo ma ben presto trapiantato a Jesi dove ha trascorso la propria vita. Una figura poco conosciuta in città ma nota in tutto il mondo sia per le sue battaglie pacifiste, sia per i suoi scritti sul vegetarianesimo in un’epoca in cui veniva considerata ancora una scelta molto bizzarra. In maniera secondo noi poco coerente e che non si spiega se non con la volontà di boicottare pregiudizialmente le iniziative dell’opposizione, la maggioranza consiliare ha bocciato la mozione che prevedeva l’adesione formale alla Marcia (500 euro). Poi subito dopo ha proposto una risoluzione con la quale si finanzia (sempre 500 euro)… il noleggio dell’autobus che porterà i partecipanti a Perugia! Noi naturalmente abbiamo votato l’una e l’altra, ma permetteteci di manifestare tutta la nostra perplessità per un atteggiamento di questo genere.
Anche la seconda Mozione di questo Consiglio era proposta da Jesi in comune. L’obiettivo era fornire all’amministrazione l’appoggio e l’indirizzo del Consiglio comunale nel tentativo di salvare l’Università jesina. L’Università rischia di chiudere i battenti di qui a pochi anni per mancanza di finanziatori, a causa del disimpegno della Fondazione Carisj e di quello conseguente dell’Università di Macerata, che non accetta una riduzione dei fondi messi a sua disposizione per operare a Jesi. Anche in questo caso la maggioranza ha voluto intestarsi, almeno in parte, l’atto consiliare, proponendo un emendamento che sembra figlio di un equivoco circa la distinzione tra formazione / aggiornamento professionale e attività accademica. La mozione emendata è comunque passata col voto di tutti, trattandosi più che altro di uno stimolo all’amministrazione a non lasciare nulla di intentato.
Tra gli altri atti approvati da segnalare la ripartenza della Consulta per il turismo con uno statuto rinnovato e nuovi rappresentanti, l’approvazione del bilancio consolidato (senza il nostro voto: le scelte sugli Enti partecipati ci trovano spesso in disaccordo o comunque sono caratterizzate da una certa opacità), l’adozione definitiva della variante al PRG “Definizione del margine nord” (anche qui abbiamo una posizione critica nel merito), le solite variazioni di bilancio e al programma delle opere pubbliche.
Vale la pena di citare qualche criticità che abbiamo evidenziato al riguardo. La prima, non si è ancora capito come mai i danni del recente nubifragio si siano verificati proprio in quelle zone che, pur essendo penalizzate dall’orografia della città, sono anche quelle che da ultimo erano state oggetto di intervento (viale della Vittoria e via Garibaldi). Va anche precisato che eventi di questo tipo diventano sempre più frequenti e quindi non sono propriamente eccezionali.
Secondo. Jesi ha ricevuto 130mila euro per un progetto che non esiste sui borghi di Federico II. A parte la bizzarria della vicenda, vorremmo soltanto sottolineare che il mantra secondo cui “non ci sono i soldi” ancora una volta si rivela ingannevole. Soldi arrivano, le variazioni di bilancio sono continue a mano a mano che vengono incamerati fondi per opere pubbliche e altro. Non è semplice distribuirli, questo sì, non sempre ce ne sono per quel che sarebbe più urgente, questo pure, ma soldi ne arrivano. Addirittura – come in questo caso – non richiesti.
Infine, ZIPA., alto tegola per i conti Jesini perché un istituto di credito ha escusso la garanzia fino a 470.000 euro che il Comune aveva prestato al Consorzio. Altra azienda pubblica purtroppo in cattivissime acque, la cui situazione è ben conosciuta da Bacci che ne è stato anche vice presidente attorno agli anni 2000.
Appuntamento al prossimo Consiglio comunale, il 25 di ottobre. Un paio di giorni prima ci si vede per preparare la discussione! Tutti convocati come al solito!
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Samuele Animali