Il Sindaco uscente ha pubblicato un post nel quale rilancia per l’ennesima volta il leitmotiv della sua campagna elettorale, e cioè l’equilibrio dei conti. Lo fa stigmatizzando simpaticamente ( 🙂 ) “le promesse campate in aria, i ragionamenti sui massimi sistemi, i progetti senza solide fondamenta” (chissà a chi si riferirà?). Vale a dire tutto ciò che è differente da ciò che lui dice e pensa (qui il post: https://www.facebook.com/MassimoBacciSindaco/photos/a.463691043654429.102917.463668556990011/1468758876480969/?type=3&theater )
Facebook e campagna elettorale non sono forse luogo e momento migliori per le analisi approfondite. Né ci possiamo misurare alla pari con il Sindaco che è molto più esperto di noi in contabilità (con l’occasione: sarebbe interessante conoscere il nome delle aziende a partecipazione pubblica delle quali si è occupato il Sindaco in passato; ricordiamo per esempio la Zipa, oggi in liquidazione, ma ce ne sono altre che non risultano dal CV). Però qualche banale osservazione si può fare.
La prima è che se il grafico che lui presenta avesse ricompreso gli anni precedenti si sarebbe potuto notare notare che l’opera di risanamento del bilancio non comincia nel 2012, bensì durante la vituperata giunta Belcecchi. Lo illustra questa tabellina che alleghiamo; inoltre ciascuno lo può verificare sul sito di Open bilanci a questo indirizzo http://www.openbilanci.it/bilanci/jesi-comune-an/indicatori?slug=debito-complessivo-entrate-correnti
Ma, si dirà, la riduzione del debito ha subito una accelerazione negli anni di Bacci. Questo è vero. Ma va anche considerato che degli 11 milioni circa di riduzione (ne erano stati annunciati 16) una discreta parte (diciamo 5) sono dovuti alla scadenza naturale dei mutui contratti in passato. Al netto di tale fattore la riduzione realizzata da Bacci non è per nulla eccezionale rispetto a quanto era già avvenuto negli anni precedenti.
Vero è che, come per tutti gli altri Comuni, c’è stata una forte contrazione dei trasferimenti statali e regionali. A ciò si è fatto fronte mantenendo una tassazione elevata e bloccando gli investimenti. Tutti i progetti e finanziamenti più impegnativi che hanno caratterizzato la giunta Bacci sono stati infatti ereditati (nel bene e nel male) dalla precedente amministrazione. Come pure sono eredità della giunta precedente i rimborsi per le nevicate 2012 utilizzati per sistemare alcune le strade.
Altro fattore che ha permesso di ottenere questo equilibrio è il pensionamento di dipendenti e dirigenti, che non sono stati sostituiti. Sui dipendenti la discussione è complicata dal fatto che in molti casi si è trattato di esternalizzazione (anche delle spese) verso l’ASP e verso Jesiservizi. Siamo sicuri, invece, che la riduzione all’osso del numero di dirigenti sia un bene per l’andamento del Comune?
Il dirigente è colui che ha la responsabilità dei vari settori dell’amministrazione, alcuni dei quali al momento per forza di cose sono evidentemente sguarniti a causa dell’accumulo di responsabilità e compiti sulle stesse poche persone. Si pensi solo alla cultura, per fare un esempio, o a tutto quello che riguarda la macchina comunale e la trasparenza, ma anche al fatto che Lavori pubblici e Urbanistica sono sotto la stessa responsabilità, cosa che invece potrebbe essere opportuno evitare. Anche le consulenze esterne non vanno criminalizzate: possono essere produttive se portano risorse o contribuiscono a rinnovare e rendere più efficiente la macchina amministrativa.
Andrebbe poi anche accennato al fatto che è stato possibile diluire fino al 2040 la restituzione di alcuni mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti (“nel Bilancio 2016 146.000 euro di risparmio di parte corrente”; così per dire…). Leggetevi il verbale di questa commissione consiliare che parla delle rinegoziazioni del 2014 e del 2015 e fatevi quattro risate insieme ai consiglieri di maggioranza (minoranza non pervenuta) http://www.comune.jesi.an.it/opencms/multimedia/jesiit/documents/1467797078814_Verbale_Approvato_e_pubbl._Commissione_Consiliare_1_dell11.11.2015.pdf
Bisogna anche notare che Bacci non accenna alla privatizzazione dei migliori asset immobiliari di proprietà del Comune, che ha caratterizzato questi anni appena trascorsi. Parla invece delle aziende. Una delle aziende liquidate è Arca felice, che come abbiamo detto altrove aveva un valore non monetario rilevante. Ma con lo spezzatino si è scelta la strada del “pochi maledetti e subito”. Questo è successo dopo averla fatta naufragare: prima reggeva, nonostante alcune diseconomie evidenti, poi “inspiegabilmente”, proprio sotto la gestione Bacci, secondo la maggioranza è diventata un pozzo senza fondo (altri spunti sul tema li trovate qui
Il Candidato Sindaco Massimo Bacci parla su Facebook dei risultati conseguiti dalla sua amministrazione: tagli alle…
Pubblicato da Alessandro Gentili su Venerdì 26 maggio 2017
www.facebook.com/photo.php?fbid=10209020377525884&set=a.10205347662830312.1073741827.1210713624&type=3&theater
http://www.viverejesi.it/2017/04/13/jesi-in-comune-arcafelice-jesi-una-citt-in-liquidazione/635096/#.WO8n1lctH1E.facebook
Causa vinta con Unicredit: crede veramente Bacci che qualsiasi altro Sindaco non avrebbe iniziato quel giudizio, ottenendo il medesimo risultato, vista la giurisprudenza corrente? Giustamente egli tiene in gran conto i contabili, ma non sottovaluti gli avvocati.
Che cos’altro aggiungere? Che le tasse sono alte? Che i tagli ci sono stati eccome, specie nella cultura e nel sociale (ne abbiamo parlato in altre occasioni con dovizia di numeri e documentazione)? Ciò che politicamente ci sembra più evidente è che il Comune ha perso la capacità di fare investimenti e intercettare risorse, ed ha concentrato la spesa sull’ordinaria amministrazione. Ed è per questo che esprimiamo critiche verso l’amministrazione uscente anche sotto questo profilo.
Tanto era dovuto per serietà, concretezza e rispetto dei cittadini. Come direbbe il Sindaco.
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Samuele Animali