L’ultimo Consiglio comunale ordinario: Amazon, ospedale, rifiuti … e cavilli

10 Aprile 2022 / By Samuele Animali
La seduta del 31 Marzo 2022

Un primo resoconto dell’attività consiliare di J*ic

Fissata la data delle elezioni, il Consiglio comunale di Aprile sarà dedicato soltanto agli atti urgenti, tra i quali sicuramente l’approvazione del consuntivo.
Ci sarà modo in altre sedi di fare un bilancio più attento, ma intanto possiamo dire che in questi cinque anni Jesi in comune, salvo errori di calcolo, ha presentato 35 tra mozioni e ordini del giorno e 130 tra interrogazioni e interpellanze. Senza contare le interrogazioni a risposta scritta, gli accessi ai documenti e le domande rivolte direttamente agli uffici, attività per le quali non esiste una rilevazione.
Certamente la bontà del lavoro svolto non coincide con la quantità del medesimo; mentre la possibilità di un’analisi obiettiva è stata bocciata proprio con due tra le prime mozioni depositate. In quelle occasioni avevamo proposto di adottare semplici forme di rilevazione e di indicatori già in uso in altri Comuni, che avrebbero permesso ai cittadini di valutare più analiticamente l’attività in Consiglio (piattaforma open municipio, anagrafe degli eletti o simili).E’ anche vero che nel tempo abbiamo diradato le mozioni e virato sugli atti ispettivi, a fronte di bocciature pregiudiziali seguite da approvazione seduta stante di risoluzioni sugli stessi argomenti intestate ad esponenti di maggioranza.
Speriamo di poter riprendere l’idea durante la prossima consiliatura, nell’ambito di un percorso che anche sotto questo punto di vista sia più attento alla qualità delle relazioni tra cittadini e tra politica ed elettori.

Dulcis in fundo: la furbata

Proprio in occasione di questo Consiglio abbiamo avuto la rappresentazione plastica della predilezione della maggioranza per la prova di forza. Un comma tra le pieghe del regolamento del 2008 e mai utilizzato (e ci sarà un perché…) permette di sospendere pregiudizialmente la discussione qualsiasi atto con un voto a maggioranza. In questo modo si è impedita la stessa discussione e persino l’illustrazione dell’ordine del giorno o mozione della minoranza. Senza chiedere almeno un confronto nei giorni precedenti o in conferenza dei capigruppo (se non altro per correttezza). Un comportamento del genere priva di qualsiasi senso ed utilità il Consiglio comunale, visto che la maggioranza può prevaricare qualsiasi iniziativa non gradita. Una birbonata formalmente consentita ma indegna di un consesso istituzionale.
Nel merito peraltro si trattava di indirizzi già approvati in altri Consigli comunali e persino in Regione, per chiedere lo stralcio dell’art. 6 del DDL concorrenza. Colori politici a parte, questa norma mette in crisi i servizi pubblici locali, rendendo difficile mantenere il controllo sulle società in-house e pregiudicando in tal modo la possibilità di tutelare i beni comuni.

Servizi sociali e sanitari

Tra gli atti ispettivi presentati in occasione di questo Consiglio c’è stato modo di tornare sulla questione del recupero dell’area del vecchio ospedale, con un’interrogazione del Consigliere Catani. Ciò ha dato modo di evidenziare l’unica novità rispetto agli spunti passati, anche nostri, e cioè che sarebbe in atto un parziale ripensamento rispetto al piano originariamente presentato dall’Asur, caratterizzato da grandi cubature di appartamenti ed uffici.
Jesi in comune ha chiesto dati e chiarimenti su alcune questioni in materia sociosanitaria, sollecitando risposte rispetto a precedenti richieste formulate dal Gruppo solidarietà rimaste inevase fino alla presentazione dell’interrogazione. Continuano a mancare tuttavia indicazioni precise sulla situazione jesina (l’amministrazione per decidere dovrebbe estrapolare i dati cittadini da quelli relativi ad Asp e Distretto) e soprattutto mancano come sempre risposte politiche, visto che come sempre chi dovrebbe occuparsi di servizi sociali e sanità si limita a leggere le veline trasmesse dagli organi tecnici.
Tra i dati che destano particolare preoccupazione a livello di ambito: 100 utenti con demenza in attesa per le residenze protette; 39 utenti in attesa dell’educativa domiciliare; assenza di dati in particolar per la sad anziani.
Avevamo notizie di un grosso focolaio COVID in atto presso la casa di riposo con ripercussioni sull’assistenza ed avevamo espresso preoccupazione per le condizioni delle persone fragili ivi ricoverate. L’amministrazione ha confermato che gli ammalati sono 46 ma “fortunatamente” il numero è sceso e “fortunatamente” non ci sono casi gravi. Come sia entrato nonostante le misure di sicurezza non si sa. Ma la situazione è “monitorata”. Proprio qualche giorno prima purtroppo il partito-amministrazione si era vantato di non aver avuto problemi di covid presso la casa di riposo di Jesi.

Amazon

Il Sindaco ha fornito aggiornamenti, affermando in particolare che se l’accordo non è stato ancora formalizzato la colpa è solo ed esclusivamente di Interporto s.p.a. Ha precisato altresì che quando parlava di 3000 addetti prevedibili (a fronte di precedenti dichiarazioni in cui gli addetti risultavano “soltanto” 1000, o meno) si riferiva anche all’indotto. Jesi in comune ha ribadito che non vi è alcuna contrarietà all’insediamento ma è un preciso dovere dell’amministrazione valutare con attenzione le questioni di carattere urbanistico, sociale, lavorativo, di mobilità, di inquinamento…

Opere pubbliche

Tra gli atti approvati di iniziativa dell’amministrazione segnaliamo quelli più rilevanti.
Per aggiornare i prezzi delle opere già previste è stato modificato il piano delle opere pubbliche con connessa modifica del programma dell’acquisto dei beni e dei servizi e del bilancio di previsione. Questo dell’aumento dei prezzi, determinato dalla congiuntura e dai ritardi accumulati, sarà un macigno sull’operatività della prossima amministrazione, assieme ed in connessione col peso dei mutui accesi in questi ultimi 3 anni. Ciò in quanto le opere in programma richiederanno fondi molto più consistenti del previsto a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e ciò priverà di disponibilità finanziarie l’amministrazione entrante, quando non anche costringerà a cancellare alcune opere.

Modifiche regolamentari

E’ stato modificato il regolamento per l’installazione dei dehors. Per quanto riguarda i dehors in passato sono stati fatti degli errori che andranno corretti, e non basterà la modifica regolamentare che è stata approvata . Per esempio sono stati previste installazioni importanti già realizzate o progettate, per esempio le ciclabili, creando a volte situazioni di pericolo o problemi progettuali che richiedono correzioni non semplici. Qualcosa non è andato per il verso giusto nemmeno per quanto riguarda il decoro, visto che lo stile dei dehors realizzati è estremamente disomogeneo. E ciò non giova all’aspetto complessivo della città. In particolare in viale della Vittoria l’idea di fare il “boulevard” poteva essere sviluppata con una lungimiranza differente.
Con l’occasione è tornata a galla la questione del centro storico. Sul punto Jesi in comune ha sottolineato che animare è una cosa, l’attrattività è un’altra e talvolta le due cose entrano in contraddizione. Alcune scelte hanno contribuito piuttosto a desertificarlo quanto a residenza ed attività istituzionali ed economiche. Anche i nuovi parcheggi a pagamento colpiscono soprattutto le attività economiche che operano di mattina e pomeriggio, cioè quelle che dovrebbero assicurare una vitalità diffusa e sette giorni su sette e non limitata a due serate nel fine settimana.
Per quanto riguarda il nuovo regolamento edilizio comunale, al di là delle questioni tecniche, che meriterebbero in questa sede altra attenzione ed approfondimento, una volta di più abbiamo avuto la dimostrazione del fatto che il Comune ha a disposizione risorse e competenze importanti dal punto di vista del personale, che vanno al di là delle scelte politiche e le rendono possibili.
E’ stato approvato anche il nuovo regolamento per l’attività di vigilanza dell’ispettore ambientale sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti rispetto al quale abbiamo richiamato l’attenzione sul profilo della prevenzione e su quello della tutela della privacy

Ospedale di comunità

Nell’ambito del PNRR è prevista la realizzazione a Jesi di un ospedale di comunità che dovrebbe sorgere ex novo accanto al Carlo Urbani. Ragioni che attengono alla spesa impediscono di recuperare il Murri a tal fine, per cui si sceglie di costruire un nuovo padiglione. L’idea della cittadella sanitaria era già superata perché la residenza protetta – casa di riposo verrà ristrutturata in loco in via Gramsci. Per quanto riguarda questa nuova struttura, l’ospedale di comunità, rimane anche il punto interrogativo sul personale e le assunzioni.

Servizio idrico, tari, rifiuti…

Infine tre pratiche che possono essere collegate tra loro: la gestione del patrimonio indiviso già conferito al Consorzio Gorgovivo; l’approvazione delle tariffe Tari, l’atto di indirizzo per Jesiservizi per la gestione integrata del servizio igiene ambientale. Si tratta di un ulteriore round della querelle he ormai da mesi, a livello provinciale, contrappone un manipolo di amministrazioni (di centrodestra), guidate proprio dal Sindaco di Jesi, ad uno schieramento capitanato dalla Sindaca di Ancona, espressione soprattutto del PD. Sulla possibilità che Jesiservizi possa confluire nella compagine che auspicabilmente gestirà in house il servizio igiene ambientale sulla carta sono tutti d’accordo. Ma la posizione odierna del Comune di Jesi potrebbe sembrare poco convinta, considerato che in passato ha spinto con tutte le proprie forze per l’affidamento del futuro biodegestore ad una società a maggioranza privata. Difficile dare un mandato politico pieno ed incondizionato a chi, insieme a critiche condivisibili, ha proposto modelli di gestione alternativi rispetto alla soluzione pubblica. Per far sedimentare la posizione del Comune o anche solo per capire le intenzioni di chi continua a manifestare la sua forte contrapposizione rispetto all’ATA, sarebbe stato necessario far chiarezza prima del voto di Consiglio che oggi dà carta bianca all’amministrazione jesina.

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Samuele Animali